Presentazione del libro “Don Diana, un martire in terra di camorra” di Raffaele Sardo

Domenica 3 maggio alle 18.00 alla Piccola Libreria 80mq di Calvi Risorta in provincia di Caserta, ci sarà un incontro con lo scrittore Raffaele Sardo, già autore di “La bestia” e “Al di la della notte”, entrambi cronistoria di camorra in terra Campana.

L’appuntamento sarà l’occasione per presentare il suo ultimo libro “Don Peppe Diana. Un martire in terra di camorra”, con ospiti, oltre lo stesso Sardo, anche Roberto Fiorillo, fondatore e socio della cooperativa sociale “Le terre di don Peppe diana”, Pina Abate e Emiliano Sanges della cooperativa sociale Apeiron di Pignataro Maggiore. Roberto, Pina e Emiliano racconteranno i successi e le difficolta che queste nostre zone riservano a chi vuol avviare progetti di imprenditoria sociale, operando e riconvertendo ad altro uso i beni confiscati alla camorra.

L’incontro nasce dall’esigenza di voler affrontare la tematica camorra, un tema sempre attuale nella nostra terra, sperando che queste testimonianze possano sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica, la quale si indigna sempre più di rado.

IL LIBRO: Il testo, come si può intuire dal titolo, ha come protagonista il prete anticamorra don Peppe Diana, e si sviluppa  raccontando  un ipotetico incontro e dialogo tra il prete di Casal di Principe e suo padre, deceduto nel 2011. Un vero e proprio excursus sulla storia del clan dei casalesi, una cronistoria dei travagliati anni 90 in terra di lavoro che hanno visto la nascita di una coscienza civile da parte delle popolazioni locali.

Appuntamento a domenica 3 maggio alle ore 18.00 nella Piccola Libreria 80mq, in via Garibaldi 46 a Calvi Risorta.

Uno spettro si aggira per la Campania, è lo spettro della rivalsa!

Non crediate sia iniziato tutto un mese fa con le dichiarazioni dei pentiti di mafia o gli scavi del NOE.

Oggi, in Campania, qualcosa di grosso inizia a muoversi perché da anni comunità, collettivi, associazioni e movimenti hanno avuto la testa dura di non smettere mai di parlare di ambiente, di rifiuti, di alternative sostenibili. Lo facevano senza pentiti super star e senza alcuno spazio mediatico.manifesto presidio 12 ottobre (2)

Sembrava di essere soli, di non produrre nulla di concreto, ma alla fine qualcosa è nato: un movimento fatto di donne e uomini di ogni estrazione e età, che hanno deciso di alzare la testa e invadere le strade e le piazze di mezza Campania, per dichiarare finiti i tempi delle speculazioni sul proprio territorio.

Ora siamo in tanti e dobbiamo continuare a tenere alta la guardia, perché ora c’è da difendere l’ultimo baluardo di dignità che ci è rimasta: la  SALUTE.

Non ci importa con quali mezzi, se con preghiere, cartoline, cortei, presidi o raccolte firme, l’importante ora è non rimanere a casa ma prendere le redini in mano riguardo a ciò che accadrà da oggi al futuro; per farlo è fondamentale restare uniti e costruire passo dopo passo un unico grande movimento provinciale e regionale.

A breve in Campania giungeranno 61 miliardi di euro per le bonifiche dei siti inquinati; tutto questo denaro rappresenterà un bottino che farà gola alla camorra e a chi intende continuare a speculare.

Non dobbiamo stare a guardare l’ennesimo sciacallaggio. Le istituzioni finora non hanno saputo garantire un’onestà d’intenti, quindi ora dobbiamo essere noi a farci garanti della trasparenza, costituendo comitati civici in ogni luogo in cui ci saranno bonifiche. Bisognerà garantire che le ditte appaltatrici dei lavori non siano in odore di camorra, che gli scavi siano fatti nei siti realmente inquinanti, ma soprattutto che le bonifiche siano a vantaggio delle comunità e non delle ditte appaltatrici. Dunque dobbiamo invertire la prassi: non sarà più il nostro territorio ad essere attenzionato da camorra e malaffare per diventare meta di speculazioni, ma sarà la cittadinanza a “mettere gli occhi addosso” a politici, ditte e addetti ai lavori. 

Bisogna continuare sull’onda del dissenso che si sta già ingrossando, bisogna muoversi e non restare a guardare e bisogna iniziare dai propri territorio; per questo invitiamo tutti a partecipare alle mobilitazione in programma nell’Agro Caleno, con le due date lanciare dal Comitato per l’Agro Caleno: No alla centrale a Biomasse. Due appuntamenti in cui si denuncerà il degrado in cui versa il sito dell’ex Pozzi, invaso da rifiuti speciali, urbani e amianto, ma soprattutto saranno incontri in cui la gente chiederà a gran voce la bonifica di queste terre.

Verso il presidio del 12 ottobre all’ex Pozzi e verso la grande mobilitazione del 26 Ottobre che attraverserà le vie di Calvi Risorta in difesa del territorio, per dire basta ad ulteriori avvelenamenti in Terra di Lavoro e opporsi alla realizzazione della Centrale a Biomasse sul territorio caleno.

“Finchè c’è la salute…” …l’Agro Caleno continuerà a lottare.

LABORATORIO SOCIO-POLITICO-CULTURALE 80MQ

USCIAMO DALLE NOSTRE STANZE, PARLIAMO ALLA SIGNORA DELLA PORTA ACCANTO!

Venerdì 8 giugno, nella Piccola Libreria 80mq, a Calvi Risorta, abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con il giornalista Pietro Nardiello del suo ultimo lavoro “Il festival a casa del boss”.

Un giornata piacevole, in cui Pietro ha esordito dicendo: “la camorra non esiste”.

Tranquilli, è solo una provocazione; ancora non è del tutto pazzo.

Una provocazione che ha un senso molto chiaro: è ora di dire basta ai soliti studi e disquisizioni sui retroscena, i giochi di potere e le reti intessute dalle mafie nell’arco di decenni di potere.

C’è la magistratura a fare ciò, permettendo di delineare un quadro chiaro di come la camorra abbia acquistato potere, coinvolgendo affaristi compiacenti e politici corrotti. Grazie all’attività della magistratura e grazie alle sentenze di importanti processi, tra i quali il processo Spartacus, sono stati decapitati e smembrati molti dei clan attivi nei nostri territori.

Ora c’è bisogno di andare oltre, in un territorio che non ha più bisogno di compiacersi con le storie dei capoclan che vogliono essere divi di Hollywood, ma che ha bisogno di azioni di cambiamento forti. Un cambiamento che deve essere culturale e politico.

Ora dobbiamo scendere in piazza e parlare a tutti, perché con tutti si potrà sferrare l’ultimo colpo alla criminalità: abbattere la cultura mafiosa.Ora bisogna fare un passo fondamentale per un riscatto nostro e delle nostre terre. Bisogna riconquistare i nostri spazi, le nostre piazze, che fino a ieri erano dominio di capozona e “guappi”. Bisogna iniziare a sensibilizzare tutti sulle conseguenze disastrose che il dominio della malavita ha provocato in circa due secoli, bisogna spiegare, con un linguaggio che sia alla portata di tutti, che la criminalità organizzata ha alternative concrete e credibili, che possono e devono, ora, essere veicolate da tutti, giovani e meno giovani, per costruire una società civile ancora più responsabile e consapevole delle scelte che sosterrà.

Laboratorio socio-politico-culturale 80mq

Pubblicato su Articolo21.org

Presentazione del libro “Il Festival a casa del Boss”

La Piccola Libreria 80mq torna a discutere su una delle tematiche che più attanaglia la nostra regione: la camorra e il riutilizzo dei beni confiscati; il ritorno al sociale di ciò che prima era il simbolo del potere camorristico.

Uno di questo è il Festival dell’Impegno Civile, una rassegna realizzata su beni confiscati alle mafie. Il giornalista Pietro Nardiello, ideatore del progetto, con il libro Il Festival a Casa del Boss (Phoebus Edizioni), accende un riflettore sulle motivazioni della rassegna, le difficoltà, le speranze e le gioie nate in questi luoghi confiscati, dove si tenta ogni giorno di costruire un’Italia diversa.

I diritti d’autore saranno devoluti in beneficenza all’associazione “(R)esistenza Anticamorra”, coordinata da Ciro Corona, per la realizzazione a Scampia di un ristorante pizzeria sociale dove lavoreranno giovani del territorio, ragazzi minorenni in attesa di giudizio e condannati a scontare pene alternative al carcere.

Domenica 3 giugno alle 18.00, nei locali della Piccola Libreria 80mq, interverranno: l’autore Pietro Nardiello, Ciro Corona coordinatore Associazione (R)esistenza Anticamorra, Mario de Michele (giornalista e  direttore responsabile Campanianotizie.com), gli attivisti del Comitato Millescopi +1 di Teano, quest’anno alla loro prima edizione del festival dell’impegno civile.

Siete tutti invitati a partecipare, per poter discutere del nostro futuro, costruito su solide basi civili e sociali.