Lo ripetiamo da molto, è più di un decennio che il nostro territorio vive un attacco continuo su troppi fronti: dal punto di vista ambientale c’è il pericolo delle centrali a biomasse, delle discariche e di tutti quegli impianti con cui si mettono i profitti di privati sopra l’opportunità di vivere una vita sana; inoltre la crisi delle infrastrutture che vede sparire ospedali, scuole, piscine e biblioteche, ovvero quelle strutture che nei decenni scorsi sono state un vanto per il territorio; la crisi della politica, che ha dato spazio ad usurpatori e opportunisti, gente che brama potere per fare solo i propri interessi.
Infine c’è la peggiori di tutte: la crisi occupazionale, ovvero la crisi del lavoro. In un territorio che 100 anni fa era fatto di agricoltura e pascoli, 50 anni fa le industrie provenienti da oltre regionale hanno iniziato a costruire dal nulla i propri stabilimenti, portando ad uno sviluppo occupazione repentino che ha garantito una costante crescita delle ricchezze familiari e quindi anche un incremento demografico. Ma tutto questo è durato solo fino a qualche decennio fa.
Ora che, per queste aziende, risulta più complesso adoperarsi per investire in questo territorio, uno dopo l’altro, tutti questi imprenditori illuminati scelgono la via per loro più semplice, spostando altrove le proprie produzioni, lasciando centinaia o forse migliaia di persone senza lavoro, spesso in un’età in cui è ancora più difficile trovare un’alternativa. Questo è l’ennesimo esempio di come si sia fatto del nostro ricco territorio un semplice prodotto “usa e getta”, da sfruttare e depauperare fino al midollo, fin quando conviene.
A tutto questo dobbiamo opporci, perché il territorio è nostro, di chi ci vive e lavora e non di chi intende speculare momentaneamente e poi va via. Per impedire tutto ciò invitiamo quindi a partecipare sabato 18 ottobre 2014 alla mobilitazione messa in cantiere dagli operai della Nuroll di Pignataro Maggiore, per opporsi al licenziamento di 25 lavoratori, avviato con la momentanea messa in mobilità già dal mese di settembre.
Questa è la lotta di chi difende il territorio dagli impianti inquinanti, di chi cerca di dare un senso alla parola “Politica”, di chi lotta contro l’abbandono dei nostri comuni, questa è la lotta di tutti, per questo non possiamo mancare.
le Attiviste e gli Attivisti di 80mq