Uno spettro si aggira per la Campania, è lo spettro della rivalsa!

Non crediate sia iniziato tutto un mese fa con le dichiarazioni dei pentiti di mafia o gli scavi del NOE.

Oggi, in Campania, qualcosa di grosso inizia a muoversi perché da anni comunità, collettivi, associazioni e movimenti hanno avuto la testa dura di non smettere mai di parlare di ambiente, di rifiuti, di alternative sostenibili. Lo facevano senza pentiti super star e senza alcuno spazio mediatico.manifesto presidio 12 ottobre (2)

Sembrava di essere soli, di non produrre nulla di concreto, ma alla fine qualcosa è nato: un movimento fatto di donne e uomini di ogni estrazione e età, che hanno deciso di alzare la testa e invadere le strade e le piazze di mezza Campania, per dichiarare finiti i tempi delle speculazioni sul proprio territorio.

Ora siamo in tanti e dobbiamo continuare a tenere alta la guardia, perché ora c’è da difendere l’ultimo baluardo di dignità che ci è rimasta: la  SALUTE.

Non ci importa con quali mezzi, se con preghiere, cartoline, cortei, presidi o raccolte firme, l’importante ora è non rimanere a casa ma prendere le redini in mano riguardo a ciò che accadrà da oggi al futuro; per farlo è fondamentale restare uniti e costruire passo dopo passo un unico grande movimento provinciale e regionale.

A breve in Campania giungeranno 61 miliardi di euro per le bonifiche dei siti inquinati; tutto questo denaro rappresenterà un bottino che farà gola alla camorra e a chi intende continuare a speculare.

Non dobbiamo stare a guardare l’ennesimo sciacallaggio. Le istituzioni finora non hanno saputo garantire un’onestà d’intenti, quindi ora dobbiamo essere noi a farci garanti della trasparenza, costituendo comitati civici in ogni luogo in cui ci saranno bonifiche. Bisognerà garantire che le ditte appaltatrici dei lavori non siano in odore di camorra, che gli scavi siano fatti nei siti realmente inquinanti, ma soprattutto che le bonifiche siano a vantaggio delle comunità e non delle ditte appaltatrici. Dunque dobbiamo invertire la prassi: non sarà più il nostro territorio ad essere attenzionato da camorra e malaffare per diventare meta di speculazioni, ma sarà la cittadinanza a “mettere gli occhi addosso” a politici, ditte e addetti ai lavori. 

Bisogna continuare sull’onda del dissenso che si sta già ingrossando, bisogna muoversi e non restare a guardare e bisogna iniziare dai propri territorio; per questo invitiamo tutti a partecipare alle mobilitazione in programma nell’Agro Caleno, con le due date lanciare dal Comitato per l’Agro Caleno: No alla centrale a Biomasse. Due appuntamenti in cui si denuncerà il degrado in cui versa il sito dell’ex Pozzi, invaso da rifiuti speciali, urbani e amianto, ma soprattutto saranno incontri in cui la gente chiederà a gran voce la bonifica di queste terre.

Verso il presidio del 12 ottobre all’ex Pozzi e verso la grande mobilitazione del 26 Ottobre che attraverserà le vie di Calvi Risorta in difesa del territorio, per dire basta ad ulteriori avvelenamenti in Terra di Lavoro e opporsi alla realizzazione della Centrale a Biomasse sul territorio caleno.

“Finchè c’è la salute…” …l’Agro Caleno continuerà a lottare.

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Presidio cava Calce Idrata a Sparanise

Lo scorso 19 settembre, a Sparanise, sono iniziati gli scavi nell’area dell’ex Calce Idrata per ilpresidio-sparanise3 ritrovamento di possibili sotterramenti di rifiuti tossici. Dopo gli scavi seguiti con massima attenzione a Casal di Principe, adesso è il turno dell’Agro Caleno. La cava “Calce Idrata” da sempre desta sospetti tra gli abitanti del posto, tanto che dal 2006 esistono denunce di fuoriuscite di gas dal terreno della cava e avvistamenti di camion che, in orari notturni, sversavano il loro contenuto e poi andavano via. Tutte denunce ovviamente bypassate e tenute sottobanco da chi avrebbe dovuto vigilare.
Lì sono seppelliti decenni di sversamenti abusivi, di denunce non ascoltate, di carriere politiche, istituzionali ed imprenditoriali, di affari di camorra, di connivenze e complicità senza eguali.
Visto quanto accaduto, siamo chiamati a tutelarci come comunità, dato che nè politica, nè istituzioni lo hanno fatto, se non con parole al vento. Non permetteremo mai più ulteriori attacchi alla nostra salute e al nostro territorio! Le comunità difendono le comunità!

La Rete Calena Beni Comuni chiama a raccolta Sabato 28 settembre tutto l’agro caleno, in un presidio dalle ore 16.30 all’esterno della calce idrata. Saremo lì per far capire che nulla più potrà essere nascosto sui nostri territori.

Vogliamo sapere perchè sono stati fatti scavi solo nella zona antistante la cava, tralasciando la stessa cava e i suoi pozzi di 30 metri che sono all’interno. Vogliamo capire se ci sarà una bonifica e soprattutto chi la farà, dato che ci sono tutti i presupposti per pensare che questi soldi saranno l’ennesimo tentativo speculativo a danno dei cittadini.

Il presidio sarà in solidarietà alla manifestazione che si terrà lo stesso giorno a Casal di Principe sulle stesse tematiche e farà da apri pista alla mobilitazione indetta dal Comitato in lotta contro la centrale a biomasse a Calvi Risorta, che si terrà nella cittadina calena sabato 26 ottobre e che abbraccera le vertenze che tutti i comitati ambientalisti campani stanno affrontando negli ultimi anni: bonifiche, impiantistica e discariche e alternative a tutto ciò.

RETE CALENA BENI COMUNI
http://www.retecalenabenicomuni.org