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La libertà è partecipazione*

        

Come associazione impegnata sul territorio da quasi quattro anni, abbiamo un’idea chiara di cosa sta accadendo e di cosa è giusto fare in questa delicata fase storica. Abbiamo preferito aspettare che trascorressero le due giornate di elezioni politiche per dire la nostra. Non ci interessava infatti fare appelli al voto o al non voto vista la nostra natura apartitica; riteniamo di rispettare chi, riconoscendosi o no in un partito o lista elettorale, si è recato in cabina elettorale, così come rispettiamo chi ha scelto di non votare, come segno di protesta contro la classe politica italiana.

Ciò che ci preme dire a tutti è, però, di rimboccarci le maniche per costruire un’alternativa. Non limitiamo la nostra voglia di cambiamento ai soli giorni delle elezioni, ma agiamo tutti i giorni per essere soggetti “attivi” e determinanti per il nostro territorio. Crediamo infatti che mai come oggi ci sia un forte bisogno di partecipazione, su tutti i campi e in ogni luogo.

La strada da perseguire è dunque nel creare realtà che sappiano fare sintesi tra i valori di solidarietà, libertà, uguaglianza e giustizia. Questo sarà possibile lavorando sulla coscienza delle persone (in primis la nostra), facendo si che la gestione della “cosa comune” sia condivisa tra tutti, perché tutti devono riconoscere l’importanza della condivisione delle idee e della lotta collettiva in difesa della dignità umana.

Ciò che chiediamo non sarà mai di votare per qualcuno o di non votare; ciò che chiediamo è impegno e coscienza sfruttando le divergenze esistenti per il raggiungimento di obiettivi improntati a valori comuni.

Tutto ciò è riassunto in una frase che Antonio Gramsci scrisse nella rivista “La Città futura”:

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.”

foto articolo

*1: il titolo dell’articolo è liberamente tratto dalla canzone di Giorgio Gaber “La libertà”



Sull’incontro antiabortista del 5 gannaio a Caserta

        

La libertà di scelta è un valore che va sempre difesa e tutelata; essa non deve trovare l’ostacolo delle idee altrui, soprattutto quando queste risultano restrittive e retrograde.

Queste poche parole sono il motivo alla base di questo nostro articolo di indignazione. Indignazione nel sapere che a Caserta, il 5 gennaio, si svolgerà un nuovo incontro del movimento antiabortista, comitato di portata nazionale che vorrebbe eliminare la legge 194, che concede il diritto a procedere a terapie abortive entro i 90 giorni dal concepimento.

Ciò che ci fa rabbia non è la divergenza di idee, che muove noi per la totale libertà di scelta e tali comitati per la costrizione a gravidanze difficili, involontarie e spesso sofferte di donne che hanno la facoltà di poter scegliere in autonomia e con coscienza cosa è giusto fare della propria vita.

Ciò che ci fa rabbia è sapere che a capo del comitato casertano c’è un rappresentante del sistema formativo casertano, preside delle scuole di Pignataro Maggiore, il prof. Paolo Mesolella, un educatore che dovrebbe insegnare ai propri alunni la libertà come valore fondamentale dello Stato e della comunità in cui vivono; una libertà costruita su scelte personali che non incidono sulla vita di altri.

Ciò che ci fa rabbia non è sapere che qualcuno possa minare questa libertà, perché siamo convinti che in molti ci alzeremo a difesa di essa quando la minaccia sarà concreta, ciò che ci fa rabbia è sapere che mentre in Italia viviamo una crisi economica e culturale, che ci ha portato a fare passi indietro in termini di giustizia sociale, c’è chi si adopera per osteggiare la scelta di poter interrompere o meno una gravidanza, limitando quindi la sua libertà. C’è chi è convinto di poter decidere su scelte delicate e personali che non potrebbero essere prese a priori e soprattutto non da un uomo.

Noi continueremo nel nostro operato di sensibilizzazione, rispettando ogni veduta, ma parteggiando sempre dalla parte della totale e completa libertà di scelta da ogni paletto morale e culturale, convinti che la coscienza collettiva, per nostra fortuna, non si farà abbindolare da tali crociate.

Da il Testamento di Tito, Fabrizio de Andrè:


“Feconda una donna ogni volta che l’ami, così sarai uomo di fede:
poi la voglia svanisce ed il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l’amore,
ma non ho creato dolore.”



Il riuso come scelta solidale

        

Nelle ultime settimane, a chi sarà capitato di camminare tra le strade di Calvi Risorta, avrà sicuramente notato particolari istallazioni, messe lì senza preavviso e senza alcune firma.

Quelle istallazioni avevano una grossa particolarità. Erano fatte con rifiuti. Scatole, mobili, travi, tetrapack, vecchi attrezzi e tanto altro sono bastati per poter lanciare l’ARTE DEL RIUSO a Calvi Risorta.

Quelle istallazioni sono state messe lì da noi, attivisti della Piccola Libreria 80mq, per lanciare la terza edizione del Mercatino di Natale Equo e Solidale, che si svolgerà il 15 dicembre tra le stradine del quartiere di Visciano a Calvi Risorta (o presso l’IAC Cales in caso di pioggia).

Abbiamo scelto questo modo alternativo di pubblicizzare la manifestazione perchè, con molta gioia, abbiamo scoperto che a Calvi Risorta ci sono molti artisti che si dilettano nel riuso dei materiali per fini artistici e noi ne abbiamo approfittato, principalmente grazie all’aiuto di Luca Carusone, studente d’arte caleno, che con molta fantasia ha ideato e creato le 3 istallazioni che abbiamo proposto in questi giorni.

Queste stesse istallazioni saranno visibili anche lungo il percorso del Mercatino, perché crediamo che il riuso sia uno dei cardini dell’impegno solidale in quanto riutilizzando è possibile avere una minor produzione di rifiuti che quindi impatterà positivamente sull’ambiente, e sulla salute di tutti.



Solidarietà agli studenti della provincia in lotta

        

Siamo soliti agire, per il nostro scopo sociale, sulla coscienza nostra e dei terzi tramite interventi di sensibilizzazione culturale, ma vista quanto sta accadendo negli ultimi giorni sentiamo l’obbligo di esprimere la nostra opinione.

La Piccola Libreria 80mq esprime solidarietà alle occupazioni e alle lotte studentesca di tutta la provincia di Caserta.

Le notizie che circolano in queste ore parlano di istituti medi superiori in agitazione a Capua, Santa Maria Capua Vetere, Marcianise, Maddaloni, Caserta, Piedimonte Matese, Vairano Scalo e in altre città.

Noi attivisti della Piccola Libreria 80mq ci uniamo alla protesta che ha mosso gli studenti, contro la politica di austerity, contro l’idea di una scuola-azienda, contro lo pseudo-riformismo della classe dirigente, contro i progetti di devastazione del territorio, dalla costruzione del Gassificatore di Capua, a quella della Turbogas di Presenzano. 

Invitiamo tutte le realtà territoriali (associative e non) ad esprimere sui loro siti, portali, pagine fb o fanzine cartacee la loro opinione, perchè se viviamo Terra di Lavoro non possiamo essere indifferenti a quanto sta accadendo.

E’ il momento di agire e Terra di Lavoro non starà a guardare.


A tal proposito ricordiamo i prossimi appuntamenti:

  • Giovedì e Venerdì dalle ore 17.39 incontro al teatro Ricciardi di Capua per un volantinaggio in vista del corteo lanciato dal Movimento No Gas del 15 dicembre a Capua;
  • Giovedì alle 19.30 assemblea No Gas presso uno degli istituti scolastici occupati;
  • Sabato 15 dicembre alle 9.00 CORTEO PROVINCIALE CONTRO IL GASSIFICATORE


Cade l’impero Mingione, avanza il clan Mazzarella.

        

CALVI RISORTA, 22/11/12 – Ieri, intorno alle ore 22.30, a seguito di un feroce attacco premeditato da fazioni scissioniste, il clan Mazzarella ha depauperato la presidentessa Mariarosaria Mingione, entrando con forza nel mercato no profit del libro in territorio caleno. Lui stesso dichiara: ” Finalmente la Nostra Politica contro le mafie ha dato i suoi frutti!!!”…

…tranquilli, non siamo diventati pazzi, stiamo scherzando.

Ieri, a seguito di un consulto e della votazione degli attivisti presenti, è stato eletto il nuovo direttivo del laboratorio 80mq, l’associazione che cura la Piccola Libreria 80mq. Nominati Marco Mazzarella presidente e Flavia Di Girolamo vice presidente.

Ci teniamo a sottolineare però che le cariche nella nostra associazione sono nominate solo per fini legali e burocratici, infatti tutte le decisioni passano per l’assemblea degli attivisti senza che l’opinione di nessuno sia ritenuta più rilevante di quella di altri.

Ringraziando Mariarosaria per aver rischiato denunce e arresti al posto nostro, citiamo un vecchio detto da librai “se devono arrestare qualcuno, arresteranno Mazzarella!”.





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