Guida turistica della Campania. Viaggio virtuale con A.Cavallari

Conoscere, esplorare, ritrovare le bellezze e i luoghi del territorio che si abita è un piacere che fa bene oltre che un dovere imprescindibile per vivere in consapevolezza la storia presente e passata.
Domenica 17 Maggio, alle ore 18.30, lo facciamo proponendovi una riflessione, in un viaggio virtuale, sulla GUIDA TURISTICA DELLA CAMPANIA di G. Nicodemo, N. Davies e A. Cavallari., insieme a volontari del territorio caleno e all’autore Angelo Cavallari.
 
L’INCONTRO AVVERRA’ IN DIRETTA WEB SULLE PAGINE
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https://www.facebook.com/piccolalibreria80mq/

 

CONOSCI LA TUA CITTA’ e adotta un pezzo di Agro Caleno

L’Agro Caleno è un museo a cielo aperto, con scorci mozzafiato e monumenti di cui troppo spesso ignoriamo l’esistenza e la storia.
La Piccola Libreria 80mq e la rete ArcheoCales da anni sono al lavoro per mostrare e recuperare queste meraviglie.
Le due associazioni calene, da alcuni mesi, hanno avviato assieme il progetto #ConosciLaTuaCittà, per segnalare e mappare i tanti riusi e reimpieghi provenienti dall’antica Cales, inglobati nell’assetto urbano e nelle costruzioni della Calvi moderna.
L’idea è di mettere una targa ovunque ci sia un riuso da segnalare, così da mappare un percorso, come già fatto con le prime tre targhe, poste a Calvi Risorta nell’ultimo anno.
#ConosciLaTuaCittà è un progetto a cui tutti possono partecipare, anzi speriamo che tanti vogliano aderire, con un contributo di 40 euro, adottando uno dei reimpieghi da Cales che si incontrano lungo nostra città, con una targa che sarà apposta a segnalarlo e che si unirà alla mappatura che vogliamo portare avanti.
Basta una targa, con una breve descrizione per stimolare la curiosità e l’amore per la propria terra.

In foto una prima mappatura delle targhe già poste, lungo Via Garibaldi, Corso Nazionale e Via Cales.

Presentazione del libro Non solo Pompei di Antonio Cangiano

In una particolare fase storica, dove si cerca di costruire percorsi che sappiano risollevare dal torpore i territori, la difesa delle risorse che questo offre è di primaria importanza.locandina presentazione cangiano5

Per questo motivo la Rete ArcheoCales da anni promuove su ogni canale la rinascita di Cales e del sito archeologico da cui nasce l’AgroCaleno. Le difficoltà che si incontrano sono però tante, soprattutto considerando che Cales è considerato un sito minore e quindi vive all’ombra di grandi attrattori come Pompei o la Reggia di Caserta.

La politica finora non ha saputo dare risposte concrete e le sorti di tutti i siti minori sono nelle mani delle soprintendenze che con poco personale e senza risorse cercano di limitare i danni che il tempo e gli sciacalli arrecano a questi tesori.

Di tutto questo parla il libro “NON SOLO POMPEI – VIAGGIO NELL’ARCHEOLOGIA DERELITTA IN CAMPANIA” del giornalista Antonio Cangiano. Insieme a lui, la Piccola Libreria 80mq e la Rete ArcheoCales presenteranno il libro domenica 28 febbraio 2016 alle ore 18.00, come occasione per discutere di Cales, della sua storia e del suo futuro; infatti saranno presenti anche Antonio Salerno, di recente diventato direttore dei musei di Teano e Alife, Antonella Tomeo, funzionario MiBACT Friuli Venezia Giulia e Stefania Ferrante, ricercatrice dell’Università di Conservazione dei Beni Culturali della Seconda Università degli Studi di Napoli.

Puliamo il Mondo – PULIAMO IL SITO ARCHEOLOGICO DI CALES

La Piccola Libreria 80mq, nell’abito della rete ArcheoCales a cui aderisce, in collaborazione con l’Istituto Autonomo Comprensivo Cales e l’amministrazione comunale di Calvi Risorta, nell’obiettivo di ridare dignità all’antica città romana di Cales, aderiscono alla campagna di Legambiente “Puliamo il mondo”, un’iniziativa ambientale in cui i volontari di tutto il mondo ripuliscono, valorizzano e conservano i propri territori.
Domenica 12 Ottobre dalle ore 9.00, armati di guanti e buste si partirà dalla cattedrale romanica di San Casto per procederà lungo le strade principali di Cales e rimuovere i rifiuti che da troppo tempo invadono il sito archeologico.
Con noi ci saranno anche i bambini delle scuole elementari di Calvi Risorta, che oltre a pulire il sito avranno la possibilità di partecipare ad una visita guidata dei maggiori monumenti.
Invitiamo quinti tutti a rimboccarsi le maniche e accorrere ad aiutarci domenica 12 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 12.30.

CALES E’ BENE COMUNE, per questo tutti assieme dobbiamo difenderlo e valorizzarlo.

* cercheremo di fornire guanti a tutti ma onde evitare di rimanere senza consigliamo a chi può di portarne un paio per se
** si consiglia abbigliamento comodo

Cales, suggestioni d’estate – Visita guidata Teatralizzata

Venerdì 29 Agosto il sito archeologico di Cales sarà catapultato 2000 anni indietro nel tempo.

In una notte d’estate, dalle ore 20.30, partirà dalla Cattedrale Romanica di San Casto, a Calvi Risorta, una visita guidata teatralizzata, concepita per proiettare i visitatori in un’epoca diversa da quella in cui vivono e dare un colore più vivo a tutto ciò che è sotto i loro occhi: folklore, tradizione, storia sono tutti punti cardine di un luogo che, connotandone sfumature impercettibili, ne accompagnano lo sviluppo da oltre duemila anni. 

Gli attivisti della rete ArcheoCales accompagneranno i turisti tra le strade, le piazze e i monumenti di Cales, ricostruiranno aspetti storici e sociali di un tempo, riportando in vita antiche tradizioni, feste, personaggi e dei di una città che fu! 
“Cales, suggestioni d’estate”, patrocinata dall’Ente Provinciale del Turismo di Caserta e dal Comune di Calvi Risorta, sarà una visita guidata con testi teatrali e coreografie inediti, enogastronomia ma soprattutto bisogno di trasmettere i valori derivanti dallo studio storico-antropologico, frutto dell’impegno di tanti volontari che da anni lavorano per ridare dignità ad uno dei tesori di Terra di Lavoro.

INFO PER PARTECIPARE:
Orario e Luogo di appuntamento: ore 20.30 – Cattedrale Romanica di S. Casto (SS. Casilina, Km 7)
Durata: 2 ore circa
Prezzo di ingresso: 3 Caleni (scambiabili all’ingresso con 3 euro) 
Non è necessaria prenotazione 
Per maggiori info chiamare al 3287517924

Un’opportunità per l’antica città di Cales

In tutto il corso della nostra vita associativa, nelle tante assemblee fatte, tra le tante idee discusse, molte volte abbiamo sognato di poter fare qualcosa per il sito archeologico di Cales, culla della nostra cultura e delle nostre radici di cittadini dell’Agro Caleno.

Finora però è stato solo un sogno, ma ora grazie all’impegno dell’associazione Archeo Cales e ad un progetto di riqualificazione finanziato dal CSV Asso.Vo.Ce, questo sogno diventa realtà. Il progetto, infatti, intende coinvolgere tutte le associazioni del territorio, quindi anche il Laboratorio 80mq avrà l’opportunità di partecipare ai lavori di pulizia e sistemazione dei tesori visitabili e visibili di Cales, come il cardo massimo, il Teatro Romano e i cunicoli della rete idrico/fognaria della città antica.

Lo scopo dei lavori sarà di ridarà dignità all’antica Cales, prima città Ausona, poi colonia romana, ma sempre splendore del basso Volturno.  Ancora visibili sono i resti delle antiche domus romane, delle strade principali, ma soprattutto delle Terme di S. Leo e quelle centrali, dell’Anfiteatro, del Teatro e dell’annesso Tempio. Oltre le mura, il Castello, la Cattedrale Romanica, il Seminario Settecentesco e la cosiddetta Dogana Borbonica, nell’area corrispondente all’arce medievale.  Inoltre di rilevanza paesaggistica e archeologica sono i sopra citati cunicoli, le vie cupe e le grotte: Palombara, Sette Venti, Serola, dei Santi e delle Formelle.

Nonostante la gioia dell’opportunità concessaci, rimane però l’amaro in bocca per tutte le attuali vicende che riguardano Cales:

  • L’antica città da almeno un decennio versa nella totale incuria e abbandono, alla mercé di scavatori clandestini e vandali. Gravi colpe le hanno le varie amministrazioni comunali che nel corso degli anni, hanno avuto memoria dell’antico passato di Cales e della necessità del recupero e della valorizzazione delle sue antiche vestigia, quasi sempre solo in campagna elettorale, o in qualche conferenza dove pavoneggiare impegni mai messi in essere. Basti pensare che proprio in questi giorni il sindaco di Calvi Risorta interverrà alle scuole medie per una conferenza con il soprintendente, per parlare dei rifiuti sversati in tutta l’area. Eppure anni addietro, sempre in una conferenza sul tema, noi ponemmo il problema al sindaco (documentato con foto) e in quell’occasione con rabbia ci fu risposto che già erano stati presi provvedimenti in merito; salvo poi dimostrare di aver solo disperso parole al vento, visto che i rifiuti sono ancora lì.
  • Rimane l’amaro perché molti dei resti degli antichi monumenti sono su terreni di proprietà privata, come la via d’accesso all’Anfiteatro o i terreni antistanti alle terme, che continuano anche a essere coltivati. Questa situazione costituisce un limite alle possibilità di un libero accesso ad essi da parte dei visitatori, ma anche un limite alle possibilità di recupero e valorizzazione degli stessi, sia da parte degli Enti pubblici che delle associazioni volontarie.
  • Rimane l’amaro perché tutto il nostro lavoro potrebbe servire a poco o  nulla se alle spalle del Teatro Romano fosse costruita la centrale a Biomasse di Iavazzi, realizzazione sostenuta dall’attuale amministrazione comunale. La presenza della centrale, infatti, sarebbe fortemente in contrasto con la realtà di un parco archeologico ambientale, finalizzato oltre che a salvaguardare l’area anche ad attrarre turisti.

Tutto questo è ingiusto.

E’ ingiusto perché Cales rappresenta la nostra storia, ciò che siamo e siamo stati. Soprattutto è ingiusto perché la costruzione di un parco archeologico ambientale e di un Museo dell’Antica Cales potrebbero essere da volano per la creazione di un indotto turistico, che rappresenterebbe soluzione e alternativa per i tanti giovani costretti ad emigrare altrove per mancanza di opportunità lavorative.

Concludiamo con un dubbio: a breve saranno completati i lavori del Castello Aragonese, struttura di proprietà del comune. Quale sarà il futuro di questa struttura? Diventerà davvero il punto di partenza per un reale rilancio e valorizzazione di tutta l’area dell’antica Cales o resterà “una cattedrale nel deserto”?

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