Siamo partiti dall’Agro Caleno alcuni mesi fa, con il riapproprio di Cales, il presidio all’ex Pozzi e alla cava Calce Idrata, fino al grande corteo del 26 Ottobre; la lotta però ora si sposta dal territorio per partire in viaggio verso il #fiumeinpiena che sabato 16 Novembre inonderà la città di Napoli.
E’ giunto il momento di travolgere anche il capoluogo Campano, insieme alle migliaia di persone che nelle ultime settimane sono scese in piazza contro la devastazione ambientale e le continue speculazioni di cui è vittima il territorio.
In continuità con le manifestazioni di tutta la provincia, è giunto il momento di raggiungere i palazzi per gridare un deciso stop alla devastazione, che sia essa “legale” o “illegale”, e per continuare il percorso che da vittime ci ha portati ad essere protagonisti di questo periodo storico e di queste terre.
Sentiamo la responsabilità, come cittadini campani, di scendere in strada chiedendo a tutti di unirsi consapevoli del fatto che nelle diverse competenze, nei diversi modi di essere e di porsi dei vari gruppi presenti sul territorio, ci sia la ricchezza e il valore necessario al conseguimento degli obiettivi proposti. Tutti uniti per essere più forti, per non far spegnere i riflettori su questa drammatica questione e pretendere giustizia da chi finora ha fatto finta di nulla.
- Stop ai roghi, agli sversamenti e ai traffici di rifiuti tossici
- No agli inceneritori e ad ogni forma di combustione dei rifiuti
- Sì alle BONIFICHE solo dopo aver bloccato le attività illecite e solo sotto il controllo delle comunità
- Sì all’individuazione dei suoli contaminati, alla tutela e alla promozione del settore agroalimentare sano campano
- No all’ attuale piano di gestioni rifiuti della regione Campania.
Al tal proposito da tutta la provincia ci si sta muovendo verso Napoli. Il Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse sta organizzando pullman che partiranno alle 12.30 da Sparanise, Calvi Risorta e Pignataro Maggiore per portarci tutti a Napoli. Invitiamo tutti a partecipare, perché questo è il momento di non restare a guardare ma scegliere di essere tutti protagonisti.