Si è svolto ieri in libreria un appuntamento con letture di Erri De Luca; un incontro che aveva l’intento di mettere a confronto modus operandi differenti ma accomunati dall’amore verso l’autore napoletano. A conclusione di questo appuntamento è giusto porre su “carta” alcune riflessioni sorte dal dibattito che si è acceso a margine di ogni lettura.
Si è partiti da alcuni temi da sempre a cuore per De Luca, quali le Sacre Scritture, Napoli e la Montagna, per giungere ad un confronto ad ampio raggio che mettesse di fronte diversità di vedere la vita, l’uomo e il suo rapporto con la natura e la fede.
Ci teniamo a scrivere queste poche parole per condividere la riflessione sull’importanza di poter mettere insieme “menti” differenti quando la divergenza è legata più alle ragioni di partenza che non all’obiettivo. Traendo spunto infatti dalle parole di De Luca ci si è chiesto come sia possibile che spesso persone differenti scelgano di mantenere i propri pregiudizi a costo di chiudersi, anziché aprirsi alla diversità, quando questa si fonda su valori condivisi da più parti.
Un errore che non riguarda una specifica parte, ma che attraversa l’uomo moderno in tutte le sue forme e espressioni.
Ecco quindi la riflessione giunta a conclusione di questo appuntamento, per il quale ringraziamo Don Alfonso De Cristoforo che ha animato la serata con l’intento di innestare il germe della ragione tra i presenti: ABBATTIAMO LE NOSTRE DIVERGENZE E IMPARIAMO A SFRUTTARE OGNI MOMENTO DI CONFRONTO NON COME UN LUOGO DOVE CERCARE DI CONVINCERE L’ALTRO MA COME UN MOMENTO DI CRESCITA COMUNE E COLLETTIVA.