NON SMETTERE MAI DI SOGNARE: Gli allievi dell’Alberghiero di Teano in visita alla Piccola Libreria 80mq

Non smettete mai di sognare è il titolo di una raccolta di lettere che Fernando Eros Caro scrive dal braccio della morte californiano di S. Quentin (dove è prigioniero da 30 anni) e  riceve da tantissimi “amici di penna” sparsi per il mondo, nonché da diverse classi scolastiche.

Fra queste anche le due classi di allievi dell’Istituto Alberghiero di Teano che sabato saranno in visita alla Piccola Libreria 80mq per renderci partecipi della loro esperienza di “corrispondenti”.

Hanno scelto di venire da noi per diffondere l’idea che  la pena di morte è la punizione più crudele, disumana e degradante, essa viola il diritto alla vita, è irrevocabile e può essere inflitta a innocenti, non ha effetto deterrente e il suo uso sproporzionato contro poveri ed emarginati è sinonimo di discriminazione e repressione.

Il loro impegno di intrattenere rapporti epistolari con persone che hanno perso qualsiasi speranza è encomiabile, se solo pensiamo  che oggi si preferisce una unità di discorso minima, invece hanno scoperto che ricevere una lettera fa piacere,  ancor più se questo può significare la possibilità di allacciare un’amicizia duratura e sincera, altrimenti impossibile. Infinitamente di più se rompe un isolamento quasi assoluto.

La lettera ha un valore enorme sempre, per chi sta in carcere vuol dire collegarsi con il mondo che sta fuori. Le lettere, infatti, malgrado la censura che spesso subiscono, sono il solo spazio libero nella vita di uomini e donne nei bracci della morte. Ricevere posta è un po’ come allargare le sbarre. Avere qualcuno a cui scrivere scandisce il tempo, che è tutto uguale, apre uno spazio di affetto, aiuta a non perdere la fiducia.

Ricevere una lettera vuol dire trovare motivi di resistenza quando ci si sta lasciando andare sotto il peso della solitudine e del vuoto di speranza.

Le lettere dei detenuti sono piene di espressioni di gratitudine e cortesia. Leggendole si capisce quanto sono state attese e cosa significhi per chi sta in carcere ricevere posta. Questo rapporto di differente carico emotivo per le due parti comporta una grande attenzione e delicatezza: in un mondo chiuso e nell’isolamento una parola può pesare in modo inimmaginabile, una promessa non mantenuta può rappresentare disperazione, un ritardo nella risposta fa cadere nuovamente in un baratro!

Ringraziamo i ragazzi dell’Alberghiero di Teano e la loro insegnante Maria Tierno per volerci rendere partecipi di un progetto di tale portata emotiva.

Insieme contro la Pena di Morte

In collaborazione con Amnesty International un appuntamento dove affrontare un tema che nel XXI secolo dovrebbe essere solo un ricordo ma che anzi rischia di finire in fondo alle agende politiche internazionali.
locandina evento amnesty e piccola libreria

Il 10 Ottobre 2013 il Gruppo 113 Amnesty Caserta e la Piccola Libreria 80mq vi aspettano insieme per dire NO ALLA PENA DI MORTE. Un evento che racchiude vari momenti dedicati ad uno degli argomenti più spinosi in campo dei Diritti Umani.

Durante la serata sarà allestita la mostra fotografica di Amnesty International “La Camera scura“, realizzata nell’ambito del progetto “Sono contro la pena di morte perché…” della Sezione italiana di Amnesty International.

Seguirà la chiusura con premiazione del Contest lanciato dal Gruppo Amnesty Caserta e che vedrà due vincitori, uno scelto da voi tramite voto e un altro scelto dalla giuria composta dallo stesso Gruppo Amnesty.

Infine alle ore 21 ci sarà uno spazio musicale con la jazz band calena Figli di un Do Minore, per l’occasione in set acustico.

Di seguito il programma dettagliato:
ore 20.00: apertura mostra LA CAMERA OSCURA
ore 20.30: premiazione CONTEST FOTOGRAFICO
ore 21.00: ACOUSTIC JAZZ SET

Invitiamo tutti a questa giornata di mostre, proiezioni, confronti e musica contro la Pena di Morte, giovedì 10 ottobre dalle 20.30, presso la Piccola Libreria 80mq, lungo via Garibaldi 46 a Calvi Risorta (CE).