Volantino informativo sulle cause dello scioglimento del consiglio comunale di Camigliano

Una legge, la n. 26 del 2010, che regolamenta la raccolta dei rifiuti per la SOLA regione Campania, centralizza le operazioni del servizio rifiuti all’ente Provincia.

La legge, attribuendo alla provincia il servizio di rimozione dei rifiuti, permette la creazione di una gigantesca azienda, facilmente controllabile da componenti criminali, incapace di fornire un servizio di eccellenza ma capace da subito di far aumentare le tariffe a carico dei cittadini.

Si riuscirà in un colpo solo a peggiorare il servizio di raccolta dei rifiuti e ad aumentare le tariffe per i cittadini.

A causa di questa legge l’ente Comunale di Camigliano in un sol colpo si vede espropriato della possibilità di gestire in proprio il servizio di raccolta dei rifiuti e non sarà più in grado offrire un servizio di estrema qualità (nel primo trimestre del 2010 oltre il 65% di raccolta differenziata con oltre 13 frazioni di rifiuti trattati separatamente), capace di non far percepire al cittadino nemmeno il più piccolo disservizio, anche nei momenti peggiori della crisi dei rifiuti campana degli scorsi mesi, e di controllare gli importi delle tariffe.

Negli ultimi giorni il Prefetto avvia il Procedimento di scioglimento del Consiglio Comunale, il Ministro Maroni redige la relazione per la rimozione di Cenname da Sindaco, il Presidente della Repubblica firma il Decreto di Scioglimento del Consiglio Comunale e la sua rimozione come Sindaco.


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TUTTO QUESTO SOLO PER AVER DIFESO IL TERRITORIO!!! 

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